IL FOGLIO - 12 ottobre 2008
Come lavoro sono addetto al dormitorio provinciale di Milano sito in viale Abruzzi al numero 1. In città c’è il dormitorio regionale, 1.800 posti letto, il dormitorio dove lavoro io più altri cinque gestiti sempre dalla Provincia; poi i dormitori comunali sono 130 per totale brande 500.000. Praticamente un milanese su tre se vuole fregarsene di tutto e non pagare più niente può venire al dormitorio. Prima ero ospite anch’io, poi ho fatto innamorare la psicologa del dormitorio. Le ho detto un sacco di balle. Adesso sono dipendente. Do le coperte agli ospiti, assegno le brande, do i dentifrici comunali, metto il timbro sulla tesserina delle presenze. Di notte davanti alla mia scrivania ho 15 monitor, uno per ogni camerata. Devo vigilare che non ci siano incidenti o furti tra gli ospiti. Alcuni con martelli pneumatici sfondano il muro di cemento armato spesso due metri per andare nelle camerate delle donne. Di solito sono gli uomini che tendono a innamorarsi per cui basta che alla mensa pubblica di via Corridoni al pomeriggio una donna li ha guardati che loro si montano la testa e di notte la vogliono raggiungere in branda. Il computer non lo uso. Alla mattina viene una signorina del Comune e i dati che io ho trascritto a mano sulle presenze – dentifrici, ecc. – li mette lei nel computer.
(di MAURIZIO MILANI)
domenica 12 ottobre 2008
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