domenica 15 giugno 2008




**BIOGRAFIA**

MAURIZIO MILANI è Nato a CODOGNO (Lodi) il 20 Maggio del 1961
Il suo esordio nello spettacolo avviene nel 1987 allo "ZELIG" di Milano.
E' stato a lungo in televisione per RAITRE con "SU LA TESTA" (1992), "CIELITO LINDO" (1993), "LETTI GEMELLI" (1995) e per ITALIAUNO con "ZELIG-FACCIAMO CABARET" (1996/'97/'98), "SCATAFASCIO" (1997-98), "COMICI" (1998-99), "RIDO" (RaiDue 2000) , dove si conferma tra i personaggi più amati dal pubblico.
Dalla stagione 2003-2004 è opinionista di "CHE TEMPO CHE FA" su RAITRE.
Intensa è la sua attività teatrale, che lo vede protagonista di spettacoli quali
"UN UOMO DA BADILE", "ANIMALE DA FOSSO", "IL PUBBLICO ALL'USCITA SI LAMENTA".
Dall'agosto 2006 tiene una rubrica di costume ("INNAMORATO FISSO") sul quotidiano "IL FOGLIO", scrive inoltre una Rubrica sul mensile "MAX".
Nella stagione 2006-2007 è sul palcoscenico dello storico "ZELIG CIRCUS" di Milano mentre nell'estate presenta il nuovo spettacolo "DEL PERCHE' IL SINDACO DI KYOTO BEVE".
Nel 2006 vince il "PREMIO SATIRA POLITICA" a Forte dei Marmi, prestigioso premio insignito a grandi del spettacolo come Dario Fo, Benigni, Verdone, Panariello, Aldo Giovanni e Giacomo, Proietti, Ale e Franz, Paolo Rossi, Bisio, Cornacchione.
Ha pubblicato "7 LIBRI" , l'ultimo dei quali "DEL PERCHE' L'ECONOMIA AFRICANA NON E' MAI DECOLLATA" (2007 - Kowalski)

Gli Altri:
"ANIMALE DA FOSSO" (1993 - Bompiani)
"UN UOMO DA BADILE" (1996 - Baldini&Castoldi)
"VANTARSI, BERE LIQUORI, ILLUDERE LA DONNA" (1998 - Baldini&Castoldi)
"LA DONNA QUANDO NON CAPISCE S'INNAMORA" (2003 - Kowalski)
"IN AMORE LA DONNA VUOLE TRIBOLARE" (2005 - Kowalski)
"L'UOMO CHE PESAVA I CANI" (2006 - Kowalski)

Ha conseguito il Diploma di Perito Agrario presso l'Istituto Tecnico Agrario Statale "Tosi" della sua città natale.

Definito da molti dei suoi colleghi come uno dei più grandi comici attuali: «tra noi comici ci sono come delle gerarchie che prescindono dal successo televisivo, e lui è Dio in questo momento» (Daniele Luttazzi); è «un genio» (Ale e Franz); «unico, per ferocia, disincanto, tristezza e malinconia struggente» (Aldo, Giovanni & Giacomo); «supermoderno, con tempi comici incredibili e una sublime ironia» (Antonio Albanese).

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